Fonte: http://www.ilgiornale.it/
Sono già scattati i primi pagamenti degli assegni per chi ha deciso di lasciare il lavoro in anticipo con quota 100: ecco l’importo medio.
Quota 100 ha preso il via. Sono già scattati i primi pagamenti degli assegni per chi ha deciso di lasciare il lavoro in anticipo.
La prima finestra per i quotisti si è aperta lo scorso 1 aprile. Su quota 100 però pesano i dubbi sull’importo degli assegni. Sin dalla presentazione del decretone voluto fortemente dalla Lega si susseguono i calcoli tra le pensioni erogate con il nuovo sistema previdenziale e quelle invece pagate con l’uscita dal lavoro con il sistema “tradizionale”. A dare qualche idea delle cifre è il presidente dell’Inps, Pasquale Tridico: “Le domande di pensione anticipata con ‘quota 100’ arrivate all’Inps “sono oltre 117 mila domande, in prevalenza di persone di età tra i 63 e i 65 anni, dipendenti privati. Le domande dal settore pubblico sono intorno a 40 mila, la metà dalla scuola”, spiega al Corriere.
A questo punto il numero uno dell‘Inps parla degli assegni: “Sono 55 mila quelle presentate per avere la decorrenza da aprile: 51 mila sono state lavorate e di queste 41 mila accolte e 10 mila no per mancanza dei requisiti. Circa 35 mila pensioni sono in pagamento, le altre lo saranno a maggio. L’importo medio mensile di una pensione ‘quota 100’ è di 1.865 euro”. Infine Tridico respinge le accuse di questi giorni sui presunti ritardi nell’erogazione delle pensioni ordinarie: “Non è vero – risponde e dati alla mano dice – nel primo trimestre 2018 sono state definite il 68% delle domande di pensione, nello stesso periodo del 2019, senza considerare quota 100, tale percentuale è salita al 72%. C’è da essere contenti dell’efficienza dell’istituto, soprattutto considerando che c’è stata una riduzione del personale di oltre mille unità. L’Inps sta rispondendo in modo eccellente al carico di lavoro eccezionale. La legge ha autorizzato 1.004 assunzioni, ma bisogna anche stabilizzare e aumentare i medici nell’istituto”.